Pro loco Castelsaraceno

Pro loco Castelsaraceno

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Pro Loco In the future: il resoconto di un evento tra cultura dell’aggregazione e responsabilità collettive

Ambiente e territorioEventi

La Fondazione Pro Loco Castelsaraceno festeggia il suo decimo anniversario. L’occasione celebrativa ha invitato la comunità a riflettere sul senso del volontariato, sull’input delle leadership, sulla proiezione turistica del borgo lucano. Ai rintocchi dell’anno appena trascorso, il 29 Dicembre 2017, presso il Museo della Pastorizia, il Decennale alterna le relazioni di chi, con punti di vista diversi, opera e valorizza l’aggregazione e la promozione dei territori.
Dopo un preambolo apologetico della moderatrice Maria Pina Miraglia, che introduce la decisione e la visione dei tredici soci fondatori nell’impegnarsi per un progetto comunitario, il presidente Fernando Iacovino sviluppa questa affinità con un monitoraggio online e offline di eventi e attività più o meno storicizzate. Numeri importanti in termini di flussi turistici e visualizzazioni social. Un universo di contatti che aumentano la reputazione ospitale del territorio e che invitano la comunità a prender consapevolezza delle proprie risorse e del proprio potenziale attrattivo. E’ il tempo dei bilanci e delle prospettive, molte delle quali si strutturano intorno alla cultura dell’aggregazione, oggi esemplificata dai volti dei settanta soci Pro Loco e che si ambisce coinvolga sempre più idee e energie, sempre più occasioni di curiosità e rinnovamento.
Creare luoghi appetibili non può prescindere dal consolidamento della relazione della comunità locale col suo ambiente socio-naturalistico. Lo sottolinea la dott.ssa Angela Lauletta, che espone i risultati del suo lavoro di tesi sulla strutturazione di un progetto turistico per Castelsaraceno. La creazione di una comunità ospitale non può prescindere dalla ricostruzione dei legami sociali, del canovaccio relazionale che è il vero baluardo del futuro di un territorio.
La discussione resta ancorata al presente e coniugata al futuro anche per Giovanna Petrone, Guida del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e socia dell’AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche. Ci restituisce soprattutto le sfumature positive che del nostro territorio umano e naturalistico all’esterno emergono. Una considerazione positiva che si aggrappa all’immagine di una comunità in simbiosi coi suoi luoghi. Un territorio che ha le potenzialità per affermarsi, anche col supporto formativo e professionale delle Guide del Parco. Una collaborazione necessaria tra figure e sensibilità diverse, per la qualificazione dell’offerta turistica. Chiosa il suo intervento sottolineando la difficoltà di autorevolezza del ruolo delle Guide, sganciate da una normativa nazionale che tutela la mission di valorizzazione del territorio da parte di questi interpreti ambientali.
Se non sono abitati da comunità radicate ai propri orizzonti, i luoghi spariscono. Memoria collettiva e sinergie inter-territoriali sono strumenti fondamentali per recuperare la lucida speranza nel futuro delle aree interne e dei piccoli comuni. Approfondisce le implicazioni proficue di un circuito regionale e nazionale che emergano da tale vision, il Consigliere Nazionale UNPLI Pierfranco De Marco. L’Unione Nazionale delle Pro Loco guarda all’opportunità che il contesto internazionale Matera 2019 può assumere per la Basilicata per mettere in rete le identità dei territori. Una strategia complessiva che le Pro Loco devono assumere, per inaugurare metodi collaborativi nell’organizzazione, per esempio, di eventi concertati coi Comuni limitrofi. Il leit motif orbita intorno alle prospettive materane del prossimo anno anche nella relazione di Rocco Franciosa, Presidente Regionale UNPLI Basilicata. I dieci anni della Pro Loco di Castelsaraceno come punto di partenza e come responsabilità verso una qualificazione dell’animazione territoriale sempre meno amatoriale, anche nel campo gastronomico, con la promozione per esempio di meno sagre sporadiche di paese e più degustazione di prodotti tipici. La consapevolezza dell’importanza di questo coordinamento professionale, inoltre, si rafforza con partnership e riconoscimenti autorevoli, che fanno capo al Miur, all’Unesco, al CAI. Dalla sottoscrizione di un accordo col mondo della scuola alla sincronizzazione con le politiche dei Parchi alla rete tra gli Sportelli Informativi. Un’ampiezza che deve essere adottata innanzitutto come metodo di lavoro intra-territoriale, per comunità svincolate dall’attitudine tombale di divisioni oligarchiche.
I titoli di coda dell’incontro e la responsabilità della sintesi toccano al sindaco di Castelsaraceno, Rocco Rosano. La sua relazione parla della prospettiva di credibilità che abbiamo il dovere di costruire per le nostre comunità, attraverso progettualità esemplificate da investimenti sostenibili. Dal tentativo di mettere a sistema ciò che siamo, traducendo la reputazione esterna in servizi professionali, che partano innanzitutto dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente. Meno cementificazione e più comunità. Dal deficit infrastrutturale di posti letto all’importanza di promuovere osmosi e mediazioni alla necessità di valorizzare gli strumenti comunicativi digitali per inaugurare, a più livelli, la partecipazione attiva alla vita dei nostri territori. Il senso di comunità, la cultura di impresa e il valore del volontariato sono tra i più importanti collanti per proiettare gli investimenti pubblici a rendicontazioni umane e finanziarie redditizie. Solo con questa empatia, le sfide diventano opportunità e non aride minacce né cattedrali nel deserto, compresa la prossima istallazione del Ponte Tibetano più lungo al mondo. Per sgomitare i rischi dello spopolamento e soprattutto chiavi di lettura che si appellano all’inevitabile, ragionare in maniera prevalente anziché netta, tramandando a tutti la complessità e la responsabilità del nostro destino.

Auguriamo alla Pro Loco di Castelsaraceno di festeggiare innumerevoli altre ricorrenze, con l’abbraccio sempre più ampio della sua comunità!